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Novità Garzanti Aprile 2014 "Un disastro è per sempre" di Jamie McGuaire

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Jamie McGuire
Un disastro è per sempre


DAL 17 APRILE IN LIBRERIA


Abbiamo fatto di tutto per stare lontani.
Ma quando si ama davvero non c'è scelta.
E ora saremo insieme. Per sempre.

Quando si ama davvero è per sempre
“Vuoi sposarmi?” Abby non ha dubbi: è Travis l'uomo che vuole accanto a sé per tutta la vita. Lui è l'unico in grado di leggerle dentro, l'unico a conoscere cosa si nasconde nella sua anima.
“Sì”. La risposta di Travis arriva direttamente dal suo cuore. Quel cuore che ha cercato di proteggere dall'amore per tanto tempo costruendo intorno delle barriere. Fino all'arrivo di Abby a cui è bastato uno sguardo per sciogliere quella corazza. 
Qualcosa di speciale li unisce. Ma lei sa bene che i guai non sono mai troppo lontani con un ragazzo come Travis nei paraggi. Per questo hanno davanti una sola scelta per realizzare il loro sogno: volare a Las Vegas. 
Quando il fatidico momento si avvicina Abby e Travis inaspettatamente sono nervosi. I loro dubbi si risvegliano all'improvviso: sono giovani e si conoscono da pochi mesi. E soprattutto lui è il ragazzo sbagliato per eccellenza e lei una ragazza in fuga da sé stessa e da un segreto difficile da confessare. Eppure davanti all'altare, mano nella mano, occhi negli occhi, non c'è più nulla da temere. Ci sono solamente loro e tutto quello che li ha portati fin lì: quella scommessa da cui ogni cosa è cominciata, i tentativi di stare lontani l'uno dall'altro, le promesse disattese, la scoperta di essere perdutamente innamorati. 
Finalmente sono marito e moglie, per sempre. Sono una cosa sola. Ma ora che il passato tormentato di Travis arriva a chiedere il conto, insieme sanno come affrontarlo. Abby è pronta a proteggere il loro amore contro tutto e tutti e Travis sa come ricambiarla. Perché l'oceano è pieno di onde, ma c'è sempre un porto sicuro a cui approdare. 
Sembra proprio che il pubblico non possa più fare a meno di Abby e Travis. E Jamie McGuire non vuole deluderlo. Dopo il successo senza paragoni di Uno splendido disastro e Il mio disastro sei tu, da mesi nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, arriva una nuova avventura per la coppia più tormentata e famosa del momento: Un disastro è per sempre. Quando il sentimento cresce fino quasi a far scoppiare il cuore, il presente non basta più a contenerlo. Si guarda al futuro, a un legame che duri per tutta la vita. Preparatevi, Abby e Travis vi invitano al loro matrimonio.

Scheda Libro
Titolo: Un disastro è per sempre
Autore: Jamie McGuaire
Editore: Garzanti
Traduttore: Adria Tissoni 

Pagine:180 pagine 
Prezzo: € 16.40 
ISBN 978881168760-3
Uscita: 17 Aprile 2014

#87 Recensione: "Non volare via" di Sara Rattaro

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Conosco le regole.
Il silenzio è mio amico.
E quando ho paura, la mia voce sei tu.

«Sara Rattaro va dritto al cuore.»
Cristina De Stefano, «Elle»

«Una storia indimenticabile che parla della vita di tutti noi, delle sue luci e delle sue ombre. Un meraviglioso romanzo sulle prove a cui l'amore ci sottopone ogni giorno.»
Clara Sánchez, autrice del Profumo delle foglie di limone

Vorrei in primis ringraziare la scrittrice Sara Rattaro per la sua gentilezza e per avermi regalato un'esperienza "libresca" molto piacevole.

Matteo ama la pioggia, adora avvertire quel tocco leggero sulla pelle. È l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri, in cui smette di sentirsi diverso. Perché Matteo è nato sordo.

Un libro che racconta una storia, quella di Matteo e della sua famiglia.
Una famiglia semplice, come ce ne sono tante, una famiglia che affronta insieme i problemi, di qualsiasi tipo, nel caso in specie, i pomeriggi dalla logopedista, la fuga di un padre, Alberto, dalle responsabilità, per seguire un amore rimpianto, quello che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti, le cure amorevoli di una sorella, Alice, e quelle premurose di una madre, Sandra, pronta a superare ogni ostacolo per amore dei suoi figli e di Matteo soprattutto.
Questo è il messaggio che si riceve una volta che si ripone il libro. Una famiglia affronta insieme i problemi e condivide la felicità.

Una storia coinvolgente che tratta del tema sì del sordomutismo, pur non approfondendolo molto, ma in special modo dell'amore in tutte le molteplici espressioni in cui esso si manifesta. Una storia dove le emozioni sono il perno centrale attorno al quale ruotano le vicende dei vari personaggi. Varie storie dentro la storia, vicende che s'intrecciano e che prendono, man mano, la loro giusta collocazione nel grande mosaico della vita, attraverso gioie e difficoltà.
La scrittrice Sara Rattaro con stile semplice e chiaro arriva dritta al cuore, ciò che ho più ho apprezzato sono gli stralci di "voce fuori-campo" riportati in corsivo, essenza di quelle parole che ognuno, dentro sè, vorrebbe ascoltare e percepire come medicamento per l'anima o, semplicemente, per porsi delle domande attraverso le riflessioni che esse suscitano.
Un libro che mi sentirei di consigliare a tutti e in particolare a chi ha in famiglia una persona audiolesa, perchè ciò che dice la Rattaro, in fondo, è sorprendentemente vero: "per essere straordinari non è necessario essere perfetti".
L'originalità della storia sta poi nel presentare ogni capitolo con una regola degli scacchi, l'ho trovata un'idea molto carina e riassuntiva di ciò che nel capitolo si tratta. Attraverso la prima e forse più importante regola aurea degli scacchi "PROTEGGI IL TUO RE" inizia il viaggio nell'universo emozionale di una famiglia a cui vi affezionerete, assegnando ad ogni suo componente, voce e volto. Io, ad esempio, ho immaginato Sandra nelle vesti dell'attrice Margherita Bui e Alberto col volto dell'attore Pier Francesco Favino. Ad ogni personaggio ho dato un volto, quello di un attore: e così mi sono imbattuta in Isabella Santacroce, in Luca Argentero, solo Matteo ed Alice sono nati spontaneamente dalla mia fantasia senza alcun riferimento specifico. Non mi sorprenderebbe che questo libro diventi un film, si presta bene a tale scopo.
Ho amato anche i "colpi di scena", le riflessioni suscitate, le risate, la commozione in un momento preciso che però non posso, naturalmente, svelare, ma lascio che voi lo scopriate.
Un libro che parte delicato per poi marchiare un segno tangibile nell'animo di chi legge.

Ho scelto per voi questo frammento di citazione, ma avrei potuto fotografarne anche altri, molti altri.

Voi l'avete letto? Lo leggerete? Come vi è sembrato? Fatemi sapere.

Titolo: Non volare via
Autrice: Sara Rattaro
Editore: Garzanti
Pagine: 224
Prezzo: € 14.90
ISBN 978881168442-8
qui per avere questo libro
su Amazon c'è un piccolo sconto 

# 88 Recensione: "Lady Medusa. Vita, poesia e amori di Amalia Guglielminetti" di Silvio Raffo

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"Questa, o Sorelle, è ben di nostra vita
l'ora più ricca e più vibrante. E'l'ora
sospesa, in cui chi tutto brama e ignora,
su tutto il folle desiderio incita
..."

- tratto dalla poesia "L'ora sospesa" 

Amalia Guglielminetti è stata poetessa, giornalista d'avanguardia e scrittrice torinese (1881-1941), nei primi tre lustri del XX secolo pubblicò con grande successo i volumi di poesie"Le vergini folli","Le seduzioni" e "L'insonne". Diede vita ad una rivista letteraria, "Le seduzioni", dove era solita firmarsi con i più svariati pseudonimi, tra cui Lady Medusa.
A causa del suo romanzo "La rivincita del maschio" del 1925, e dei forti dissapori con il suo collega e amante Pitigrilli, alias Dino Segre, gelosissimo di lei, fu accusata di oltraggio al pudore e processata. In seguito a questo evento drammatico la poetessa finì nell'oblio, divenendo uno dei più clamorosi casi di damnatio memoriae della letteratura novecentesca, vittima di calunnie che la dipingevano come "indesiderata" dalla stessa borghesia che, anni prima, l'aveva lusingata e che ora la marchiava, invece, come portatrice di sventure.
Come recita l'epitaffio dalla stessa poetessa richiesto:"visse sola e sola morì", ma Amalia Guglielminetti visse in realtà per l'Arte.

L'autore, Silvio Raffo, dà vita ad un'eccelsa biografia, "Lady Medusa" edito da Bietti, che si presenta assolutamente ben strutturata, curata nei minimi particolari e che si prefigge, riuscendo nello scopo a mio modesto avviso, di riportare alla ribalta l'arte poetica di questa brillante poetessa, che nella vita ha molto sofferto e, per questo, molto vissuto.
Le poesie della Guglielminetti sono intrise di visceralità e, al contempo, profonda delicatezza.
Dopo una prima parte iniziale dedicata alla vita, sono presenti, in questo libro, tutte le raccolte di poesie della Guglielminetti, ogni sezione è corredata di note di approfondimento ed inoltre, e questo è un prezioso dono, c'è un ricco epistolario che io ho letto avendo gli occhi incollati letteralmente alle pagine, poi vi sono interviste, racconti e poesie inediti.

"Lady Medusa"è un'esperienza letteraria di bellezza più unica che rara, chi la leggerà potrà verificare di quanto attuale sia la scrittura guglielminettiana, potrà vivere le stesse emozioni che la poetessa trasfonde nelle parole, sapientemente scelte, e le vive attraverso un processo osmotico che scaturisce spontaneamente dalla lettura dei versi e delle strofe.

Un libro che permette di affrontare il viaggio più intenso e avventuroso: quello all'interno di se stessi, perchè la poesia fa davvero bene all'animo, non solo di chi la scrive ma, soprattutto, di chi la legge.
Una volta scritta, il poeta dona la sua poesia al lettore e così essa rivive in lui.
Un libro imperdibile per conoscere una grande Donna, Amalia Guglielminetti, Lady Medusa.

Silvio Raffo, classe 1947, è un poeta e scrittore italiani che ha pubblicato una decina di libri di poesia con cui ha vinto i più  prestigiosi premi (dal Caldarelli al Montale), otto romanzi fra i quali "La voce della pietra" del 1997 con cui è stato finalista alo Strega e da cui sta per essere tratto n film, "Eros degli inganni"(Bietti, "Io sono nessuno. Vita e poesia di Emily Dickinson". Ha tradotto svariate poetesse angloamericane, tra cui l'opera omnia della Dickinson, per il Meridiano Mondadori.
terza edizione settembre 2011) e
Dirige a Varese, dove vive e insegna, il centro di cultura creativa "La Piccola Fenice", crocevia di incontri d'autore di prima qualità.


Scheda tecnica
Titolo:  Lady Medusa. Vita, poesia e amori di Amalia Guglielminetti
Autore: Silvio Raffo
Editore: Bietti
ISBN: 9788882482497
Pagine: 847
Prezzo: €30
 puoi acquistarlo qui

Anteprima #89 Recensione: "I delitti della Primavera" di Stella Stollo, quando la Letteratura incontra l'Arte e il Mistero

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Stella Stollo, la Susan Vreeland italiana


"I delitti della Primavera"è un romanzo ambientato nel 1486 nella splendida e florida Firenze e vede come protagonisti i maggiori esponenti dell'Arte e della Storia d'Italia. L'autrice, Stella Stollo, attraverso tali personaggi tesse una trama intricata di omicidi che sembrano collegati in qualche modo all'Allegoria della Primavera, capolavoro di Sandro Botticelli e del suo assistente Filippino Lippi, quadro che, nel corso dei secoli, è stato oggetto di molteplici interpretazioni.
La Primavera si pone come simbolo della rinascita e del risveglio della Natura e così anche dell'animo umano, più incline, in tale periodo, alla serenità e alla giovialità. Questa stagione, inoltre, corrisponde ad uno specifico stadio dello spirito ossia, alla giovinezza, come si evince chiaramente dal dipinto. Venere, Dea dell'Amore e della Bellezza, è posta al centro della composizione proprio a ribadire la centralità della giovinezza, della bellezza e del trionfo della vita e della vitalità, accanto ad essa le tre Grazie che danzano felici. E tanti sono i significati e i sensi da corrispondere ad ogni personaggio e ad ogni cosa raffigurata nel dipinto botticelliano.
Per alcuni studiosi, la presenza di Flora sarebbe un’allusione a Florentia e dunque alle antiche origini della città di Firenze.
La Storia dell'Arte ci insegna che dietro ogni dipinto, si cela un mondo variegato di simbolismi e di significati, cosa che ha da sempre catturato la mia attenzione. Questo libro è riuscito nello stesso identico scopo, tenendomi incollata alle pagine, a trattenere il respiro durante certe vicende (così come dinanzi ad un dipinto ne leggo il racconto), ad emozionarmi e ad appassionarmi ancor di più (se si potesse ancora) all'Arte e alla lettura.


Da queste pagine si evince la cultura sopraffina dell'autrice, che struttura il libro in maniera tale che il lettore non abbassi mai la guardia rispetto al tema centrale della storia e, al contempo, apprezzi lo stile scorrevole e mai banale della scrittura. La scelta di precise citazioni, da Neruda a Baudelaire, da Violeta Parra a Dante, poste a intervalli regolari (ogni due capitoli) detta poi il ritmo di lettura che procede spedito e assolutamente incuriosito, ipnotizzato su certe descrizioni immaginate, scritte e proposte in maniera così naturale da risultare mai forzate, ma anzi assolutamente necessarie a spiegare gli eventi che, nel frattempo, si svolgono dinanzi agli occhi di chi legge.
Ad ogni pagina i misteri si susseguono, s'infittiscono, su ogni cadavere viene trovato un dettaglio che rimanda al dipinto botticelliano: ora un ramoscello infilato tra le labbra di una ninfa, ora il mantello che avvolge la Dea, ora la ghirlanda che adorna il collo della Primavera. Man mano, pezzo dopo pezzo, vittima dopo vittima, il puzzle criminale si viene a comporre davanti agli occhi del lettore che, immerso nella Storia del periodo, "incontra" personaggi illustri come Leonardo da Vinci, Amerigo Vespucci, Lorenzo il Magnifico.

Ogni pagina profuma di Arte, Storia e Letteratura, il tutto s'amalgama alle passioni e agli intrighi di quella che è l'eterna lotta tra Amore, che è Vita, e la Morte.
Per gli appassionati del genere, questo è un libro che deve stare nella vostra libreria, accanto ai libri della scrittrice Susan Vreeland, perchè no.


Qui un emozionante booktrailer realizzato da Rossella Sicilia

In libreria dall'11 Aprile, oppure online qui

Dalle Pagine alla Pellicola: "La Masai Bianca" di Corinne Hoffman

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Oggi vorrei parlarvi del libro "La masai bianca" di Corinne Hofmann assicuratrice svizzera prima di diventare famosa come scrittrice. 
Premetto che il libro non l'ho ancora letto, ma conosco la storia di questa donna coraggiosa, nè ho visto ancora il film, che il mio compagno dice essere straordinario (per questo mi ha regalato il libro!). 

Vedrò il film proprio in questo weekend e leggerò anche il libro che mi sta chiamando da troppo tempo. 



L'esperienza della lettura è a sé, non si può comparare con la visione del film, che è tutt'altra cosa. Il regista comunque imprime la sua interpretazione dei fatti e delle emozioni, pur rispettandone (ma non è chiaramente un obbligo) la storia, il libro invece racchiude l'essenza della biografia della scrittrice o meglio, di un pezzo fondamentale della sua vita.

Nel 1986, durante un viaggio in Kenia, Corinne incontra Lketinga, un guerriero masai che si esibisce in balli folkloristici per turisti.
I due non hanno nulla in comune, si capiscono a stento. Eppure, senza esitare, Corinne abbandona tutto e si trasferisce in quella che per quattro anni sarà la sua nuova patria. Oggi Corinne Hoffmann vive in Svizzera con Napirai, la figlia che ha avuto la Lketinga.

Vi lascio l'emozionantissimo trailer qui


Curiosità
Il film è di Hermine Huntgeburth uscito del 2005 

Il Cast:  Nina Hoss, Jacky Ido, Katja Flint, Nino Prester, Janek Rieke

Scheda del libro
Titolo: La masai bianca
Titolo originale: Die wasse Massai
Autore: Corinne Hofmann
Editore: Rizzoli Edizioni BUR
Prezzo: 4,60 €
Num. Pagine: 312
ISBN: 9788846201836

VOI L'AVETE VISTO IL FILM e/o LETTO IL LIBRO?


Buon fine settimana

Recensione: "Tutti dicono che sono un bastardo" di Roberto Alfatti Appetiti

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"La cultura e la conoscenza - gli aveva scritto Bukowski nel febbraio del 1961 - vengono viste troppo spesso come cose che procurano piacere, o non danno fastidio, o modi di dire le cose in maniera gentile e piacevole. E' ora di farla finita con queste cazzate. "

- lettera di Bukowski a John William Corrington, tratto da "Urla dal balcone"


La vita di Charles Bukowski, lo scrittore più controverso del XX secolo, è racchiusa in queste pagine che coinvolgono piacevolmente il lettore, perchè raccontata con passione e professionalità da Roberto Alfatti Appetiti, classe 1967, giornalista e saggista.
Ho letto questo libro in un sorso, assetata di conoscenza e curiosità, e questa straordinaria biografia ha soddisfatto pienamente le mie richieste.
A vent'anni dalla morte di Bukowski, lo scrittore Alfatti Appetiti ne ricostruisce l'infanzia dolente, il rapporto tormentato con il padre, i fallimenti e i successi che ne hanno caratterizzato la vita, l'amore per le donne e per l'alcol, svelando, per la prima volta, in modo assolutamente completo e dettagliato, la personalità autentica e i sorprendenti riferimenti culturali dello scrittore americano di origine tedesca.
"Tutti dicono che sono un bastardo", edito da Bietti Edizioni, è una finestra spalancata che dà direttamente sull'anima di Bukowski, una biografia per nulla scontata, ma anzi ricca e stimolate, che racchiude non solo i fatti, descrivendo anche le opere in maniera originale, ma soprattutto i pensieri, la geografia emotiva di Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski (noto anche con lo pseudonimo Henry Chinaski, suo alter ego letterario). Vari sono stati i personaggi e le correnti letterarie a cui  stato accostato, ma credo che Bukowski sia un caso a sè, un modo di scrivere ( e di essere) e di fare letteratura molto particolare, assolutamente unico nel suo genere.

"Le affinità tra Bukowski "l'americano europeo" e Cioran "l'europeo dell'Est", del resto, sono radicate in letture comuni, a partire dalla passione di entrambi per Nietzsche, Schopenhauer e Dostoevskij.
(...)
Bukowski e Cioran erano sì due misantropi, ma il loro pessimismo non imbocca il vicolo cieco del nichilismo grazie a una considerevole e salvifica riserva di ironia"

Ed è proprio l'ironia, quel suo modo di fare, maudit e solitario, che si evince fortemente dalle parole che egli sceglie di scrivere, quelle e non altre, l'elemento che lo caratterizza e che ha conquistato e ancora continua a conquistare intere generazioni di lettori.


Curiosità:
per gli estimatori, alla fine del libro c'è la bibliografia delle opere di e su Charles Bukowski.



Scheda Tecnica
Titolo: "Tutti dicono che sono un bastardo - Vita di Charles Bukowski"
Autore: Roberto Alfatti Appetiti
Editore: Bietti Edizioni
Pagine: 331
ISBN: 9788882483128
Prezzo: € 19
potete acquistarlo qui

DALLE PAGINE ALLA PELLICOLA: I gialli di Camilla Läckberg in TV

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Al via "Omicidio tra i fiordi" su LaEffe per il ciclo "Giallo Svezia"

I gialli di Camilla Läckberg prendono vita con i nuovi episodi che andranno in onda a partire da Domenica 20 Aprile, ore 21 su LaF (canale 50 del digitale terrestre), in collaborazione con Marsilio Editori.
La serie "Omicidi tra i fiordi"è creata da Michael Hjorth su soggetti della stessa Läckberg, la scrittrice svedese, che con i suoi primi sette romanzi ha venduto 12 milioni di copie in tutto il mondo.La serie è ambientata a Fjällbacka, borgo di pescatori della costa svedese, dove tutti si conoscono e dove è nata e cresciuta la stessa autrice. E’ qui che i protagonisti, la scrittrice Erica Falck ( interpretata da Claudia Galli Concha), e l'ispettore Patrik Hedström (interpretato da Richard Ulfsätter) saranno pronti a risolvere tre nuovi imperdibili casi:

20 aprile:"L’occhio dello spettatore"
27 aprile: "La regina della luce"
4 maggio: "Il cavaliere della spiaggia"

 Appuntamenti imperdibili per gli estimatori del genere.


Camilla Läckberg (1974) vive a Stoccolma con i suoi tre figli. I suoi libri, ai vertici delle classifiche internazionali, hanno venduto nel mondo oltre 15 milioni di copie e usciranno in 55 paesi. La serie di Erica Falck e Patrick Hedström, pubblicata in Italia da Marsilio, è stata più volte premiata dall'Accademia svedese del poliziesco ed è diventata una fiction televisiva di successo.

Romanzi di Camilla Läckberg (clicca sui titoli per leggere le trame): 
Cliccando QUI  andate direttamente sulla pagina dedicata alla programmazione della serie "Omicidio tra i fiordi"

Dalle pagine alla pellicola: Grand Budapest Hotel & ricetta dei dolci Mendl's

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Un film surreale, ambientato nell'immaginaria Repubblica di Zubrowka, un film pò magico, poetico, divertente, ma anche d'azione con inseguimenti e sparatorie, un pizzico di mistero, un cast stellare e una manciata di risate.
Guardando le scene scorrere dinanzi ai miei occhi, ho avuto la chiara percezione di "guardare un libro", sì, esattamente questo, guardare una storia raccontata in modo così dettagliato e coinvolgente che mi è sembrato di perdermi nel mondo immaginario che noi lettori conosciamo molto bene e che inizia quando iniziamo ad annusare e sfogliare le pagine di un libro, che fortemente ci sorprende (il film infatti si divide in capitoli). Ho amato ogni cosa di questo film, meno il finale che lascia un pò sbigottiti, avrei voluto fosse sviluppato maggiormente.
Al centro della storia vi è l'amicizia tra lo sciupafemmine (di donne di età avanzata) Gustave H (interpretato dal grande Ralph Fiennes, protagonista indimenticabile de "Il Paziente inglese"), portiere di un lussuoso albergo il Grand Budapest Hotel, e il giovane lobby boy Zero Moustafa (interpretato da Tony Revolori, esordiente ma ha dimostrato di avere stoffa per il mestiere di attore).
Quando un'anziana cliente dell'hotel, Madame D, e amante di Gustave H, viene trovata morta, i due vengono coinvolti in una vicenda rocambolesca volta alla ricerca della verità circa un testamento, e nella fattispecie il famoso e prestigioso quadro "Ragazzo con mela", tanto agognato dagli eredi della donna che non si faranno scrupoli pur di venirne in possesso.
All'interno della vicenda c'è tempo anche per una storia d'amore quella tra Zero e Agata, la pasticceria dei dolceti Mendl's. Proprio questi dolcetti mi hanno incuriosito tantissimo, sono stati un dettaglio che ha reso ancor più particolare, a mio avviso, il film: si tratta, nello specifico, dei Courtesan au chocolat della pasticceria Mendl’s, la più importante dello stato di Zubrowka nel quale il film è ambientato. Questi dolcetti avranno un ruolo fondamentale nell'evolversi del film, che lascio scoprire a voi.

foto qui

Facendo ricerche su internet alla ricerca dell'esistenza di questi dolcetti (che non vedo l'ora di realizzare) mi sono imbattuta in un articolo del Corriere della sera e ricopio qui la ricetta:

 La pasta
Fai una pasta choux di farina, acqua , burro e uova. Anche se le proporzioni possono variare a seconda della propria altitudine e dell’umidità, si consiglia :
1 tazza di farina
1 tazza di acqua fresca
1/4 lb ( 1 panetto) di burro
4 uova sbattute in una ciotola
Un pizzico di sale
Un grosso pizzico di zucchero
Portate acqua, burro, sale e zucchero a ebollizione. Togliere dal fuoco e mescolare rapidamente la farina setacciata. Tornare di nuovo al bollore per qualche minuto, mescolando, quindi fate cuocere fino a quando la pasta forma un unico impasto. Lasciare raffreddare quanto basta per tenere le uova dalla cottura e mescolate in modo molto graduale con un grosso cucchiaio di legno.
Ricoprite un vassoio con una panno e formate un tubo con l’impasto che dividerete in piccoli mucchietti della dimensione di un cucchiaio. Avrete bisogno di formare palline di pasta di piccole, medie e grandi dimensioni (cucchiaio grande, cucchiaino piccolo e di dimensione di una nocciola) per comporre una cortigiana. Cuocere in forno a 350F ( 180 C ) per circa 25-35 minuti . I dolci più piccoli è meglio metterli su un vassoio separato perché cuociano più velocemente.
Togliere dal forno e con delicatezza, fare un piccolo foro allo choux per permettere al vapore di fuoriuscire .

Il riempimento:
Una volta raffreddati, i choux grandi e medi devono essere riempiti con una crema pasticcera di cioccolato, tuorli d’uovo e zucchero.
1 tazza e mezza di latte intero
Molti pezzi grossi di cioccolato fondente
3 tuorli d’uovo
1/4 di tazza di zucchero
2 cucchiai di cacao in polvere 1 cucchiaio di farina di amido di mais per addensare.
Scaldare il latte piano piano e aggiungere il cioccolato, mescolando per scioglierlo, finchè diventa un fumante cioccolato al latte.

Sbattere i tuorli d’uovo, la farina, lo zucchero, il cacao e un paio di cucchiai di amido di mais in un impasto omogeneo. Aggiungere metà del latte-cioccolata calda alla ciotola, un po’ alla volta, mescolando continuamente. Quindi aggiungere questa mistura nel resto del latte caldo, mescolando a fuoco dolce per qualche minuto fino a quando il composto si addensa ad una crema. Togliere dal fuoco e freddo.

Assemblage
Una volta raffreddata la crema di cioccolato in una tasca da pasticcere e spingetela dentro alle palline di pasta grandi e medie.
Preparate lo zucchero a velo, un pizzico di vaniglia e il latte sufficiente per raggiungere la consistenza desiderata . Separare in 3 piccole ciotole e aggiungete del colorante alimentare per ciascuno – uno rosa, uno lavanda, uno verde pallido. Preparate anche una piccola quantità di glassa bianca.
Per assemblare una cortigiana, immergere una grande palla di pasta frolla ripieno nella glassa rosa (nel mezzo) e posizionarla su un piccolo vassoio. Ripetere con la pallina di media grandezza nella glassa lavanda e piazzatela sopra a quella rosa. Premere delicatamente così si attacca bene. Ripetere la stessa operazione con la palina più piccola nella glassa verde quindi posizionarla in cima a quella mediana. Decorare con un filo di glassa bianca, se lo desiderate. Infine posizionate una fava di cacao in cima alla torre come guarnizione .
Servite fresco.

Come scritto nell'articolo, si ritene che tali dolcetti sono ispirati alle Religieuse inventate da Pantarelli, il cuoco fiorentino della corte di Francia, nel 1540 per Caterina de’ Medici. [Essendate]

Un film colmo di ispirazioni la prima delle quali è Stefan Zweig, perchè il film - come sostiene il regista Wes Anderson -si ispira, appunto, alle sue opere. In modo particolare all’ultimo romanzo di Zweig, "Estasi di libertà", ambientato in un hotel di lusso a Pontresina.

Trama di Estasi di libertà

Estate 1926. Christine Hoflehner è una giovane postina in un piccolo borgo austriaco. Un giorno Christine riceve un telegramma e viene invitata in uno strano hotel a Pontresina, e finisce per prendere il posto della ricca nipote del nobile van Boolen. La sua vera identità verrà scoperta e il ritorno al paesino sarà inevitabile, così come la conseguente depressione aggressiva. Christine inizia allora a frequentare Vienna, dove conosce Ferdinand, che ha perso la sua gioventù in guerra. Insieme programmano un suicidio, che però non avverrà. Ferdinand le propone di fare una rapina alla posta e poi di scappare e vivere per sempre insieme. Il romanzo finisce con un sì. L'ultimo romanzo finora inedito dello scrittore austriaco, comparso in Germania e in Francia nel 1982 e finalmente proposto anche in Italia.

Di Stefan Zweig me ne parlava, a scuola, la mia professoressa di Letteratura, era un'appassionata, tra gli altri, di questo grande scrittore austriaco, naturalizzato britannico, nato a Vienna nel 1881 (morto nel 1942), è stato anche giornalista, drammaturgo e poeta. E' noto come autore di parecchie novelle e biografie, tra cui la biografia di Magellano, la biografia Drei Meister , ossia di Balzac, Dickens e Dostoevskij, di Maria Antonietta, di Sigmund Freud e di altri personaggi storici famosi.


Non vedo l'ora di leggere "Estasi di libertà" per Edizioni Clichy e di recensirlo per voi.
Qualcuno l'ha letto?








"Libros y Rosas" per la Giornata mondiale del libro

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23 Aprile GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE nota anche come Giornata delle Rose, infatti in Spagna, in particolare a Barcellona, è usanza regalare libri e rose.
In occasione di questa festa, La Locanda dei Libri& Books Serendipity organizzano uno Scambio di Libri, "Libros y Rosas"che prevede, appunto, lo scambio di Libri e qualcosa che sia collegato alle rose (tè, tisane, saponi, campioncini gratuiti, bastoncini d'incenso profumanti, rose di carta, ecc...).
Questa iniziativa è volta a sostenere la cultura e incentivare l'amore per i libri e la lettura, e quindi anche i blog che si impegnano, ogni giorno, in questo settore tanto difficile quanto meraviglioso.

Partecipate numerosi e invitate i vostri amici/le vostre amiche lettori/lettrici!
Qui l'evento creato su Facebook, per una più celere comunicazione.
Le regole per partecipare a "Libros y Rosas" sono semplici:

- diventare follower del sito La Locanda dei Libri
www.lalocandadeilibri.com
- mettere mi piace alla pagina La Locanda dei Libri
www.facebook.com/LaLocandadeiLibridiLena
- mettere mi piace alla pagina Books Serendipity
www.facebook.com/BooksSerendipity
- diventare follower del blog Books Serendipity
www.books-serendipity.blogspot.it/

- condividete il logo nei vostri blog per diffondere la notizia.



- i libri che scambierete devono essere in ottimo stato. La logica dello scambio è fare un bel regalo all'altra persona e non sbarazzarsi di libri che si ritengono inutili

Ogni partecipante scriva un commento, lo scambio di libri si svolgerà secondo il modello del bookring, ossia uno scambio circolare. Affideremo a Random.org la scelta della successione, ad ogni commento, quindi ad ogni partecipante, sarà associato un numero.

C'è tempo fino al 3 Maggio per inviare la vostra adesione (commentando nella pagina dedicata all'evento sotto l'immagine di copertina) e lo scambio inizia il 5 Maggio.
Buon divertimento!






Anteprima Bietti Edizioni: "Lo schermo oscuro - Cinema noir e dintorni" di Silvio Raffo

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Lo schermo oscuro
Cinema noir e dintorni
di Silvio Raffo
Fuori Collana
pagg. 260, € 16,00 
ISBN: 978-88-8248-315-9


Il Noir non è solamente un “genere” cinematografico, è anche e soprattutto 
uno stile, una dimensione psicologica, un modo di sentire la vita (oltre che il 
cinema): è il trionfo del chiaroscuro, dell’ambiguità, la percezione di un 
destino tanto crudele quanto ineluttabile. Silvio Raffo, cultore del giallo e 
del fantastico-visionario, prima di tutto come romanziere, propone in 
questo singolare libro una cronistoria “affettiva” ed estetica dell’universo 
noir, senza perdere mai di vista i riferimenti letterari e di costume, nella 
convinzione squisitamente “antimoderna” che un certo gusto e una certa 
Bellezza abbiano davvero e definitivamente lasciato l’Olimpo.
Silvio Raffo ha pubblicato libri di poesie e romanzi. Ha tradotto per i Meridiani 
Mondadori l’opera omnia di Emily Dickinson. Per i tipi di Bietti ha pubblicato e 
curato Eros degli inganni (2011), Lady Medusa. Vita, poesia e amori di Amalia 
Guglielminetti (2012) e Lieve offerta. Poesie e prose di Antonia Pozzi (2013).

"Il libro in viaggio": un'iniziativa.... libridinosa!

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Books Serendipity &La Locanda dei Libri presentano "Il libro in viaggio". Diamo il via a questa emozionante iniziativa con "Il Profumo del Sud" di Linda Bertasi
Avete mai provato ad aprire un libro appartenuto a qualcun altro prima di voi?
E’ come se si riuscisse a toccare con mano le emozioni che lo hanno attraversato durante la lettura!
Per questo motivo, per condividere il piacere e la gioia provate leggendo lo stesso libro, Books Serendipity e La Locanda dei Libri hanno deciso di organizzare un evento particolare..
IL LIBRO IN VIAGGIO!!
Abbiamo scelto un libro che viaggerà da un lettore all’altro e che raccoglierà, sulle sue pagine e su un taccuino che lo accompagnerà durante il suo viaggio, i vostri pensieri e le emozioni che la sua lettura riuscirà a risvegliare nel vostro cuore.
Cosa aspettate a partecipare?
Ricordo che potranno aderire solo le prime 12 persone che si prenoteranno qui come commento al post!
Chi vorrà partecipare dovrà contattare Books Serendipity in privato, lasciando l’indirizzo al quale spedire il libro, quando sarà il loro turno di leggerlo.
Il libro scelto è "Il Profumo del Sud" di Linda Bertasi: qui su IBS

Ecco le piccole regole che ogni partecipante dovrà seguire per poter partecipare attivamente:
1) scrivere sul libro un piccolo pensiero o una dedica;
2) scrivere sul taccuino le emozioni che la lettura ha suscitato dentro di voi, realizzando anche una piccola recensione sul libro stesso (sul taccuino potete lasciar libero sfogo alla vostra fantasia);
3) la recensione scritta (anche di poche righe) dovrà essere inviata a Rossella Sicilia Scilingo attraverso un messaggio privato (provvederò io a pubblicarla sulla pagina di Books Serendipity) ;
5) se vi va potrete mandarmi in via privata una vostra foto con il libro;
5) spedire il libro, anche con piego di libri delle Poste Italiane (costa solo € 1,28) alla persona che lo leggerà dopo di lui : sarò io a darvi l’indirizzo.
Quando il libro finirà il suo viaggio da un lettore all’altro, il libro tornerà tra le mani del suo autore e sarà per lui un regalo meraviglioso perché conterrà una piccola parte di voi!!!
Ogni lettore riceverà 2 segnalibri: uno creato da Books Serendipity e l'altro da La Locanda dei Libri, che conserverete come ricordo di questo viaggio nella lettura e nelle emozioni condivise!!

“Amo le dediche sulla prima pagina e le note a margine, mi piace il sentimento fraterno che si prova sfogliando pagine che qualcun altro ha già sfogliato. Leggendo passaggi che qualcun altro, magari da tempo scomparso, ha voluto segnalare alla mia attenzione.”
Helene Hanff, 84, Charing Cross Road

La lista dei libri letti di Rory Gilmore

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Questa è la lista, che gira un pò ovunque sul web, dei libri letti dalla protagonista del celebre telefilm "Una mamma per amica", Rory Gilmore, interpretata da Alexis Bledel.

Quelli evidenziati in giallo sono i libri che ho letto (50), quelli evidenziati in azzurro i libri in wishlst e se ho visto il film l'ho scritto accanto. E' un modo per trarre ispirazioni e scegliere libri diversi da quelli che sceglieremmo noi... e così ho pensato che potesse suggerirceli Rory =)
Voi quanti e quali di questi libri avete letto?
  1. 1984 di  George Orwell
  2. A ciascuno il suo corpo di Mary Rodgers
  3. A sangue freddo di Truman Capote
  4. A spasso con Daisy di Alfred Uhry
  5. Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll 
  6. Alta fedeltà di Nick Hornby
  7. Amabili resti di Alice Sebold
  8. Amatissima di Toni Morrison
  9. Amleto di William Shakespeare
  10. Anna dei miracoli di William Gibson
  11. Anna Karenina di Lev Tolstoy 
  12. Arancia meccanica di Anthony Burgess (ho visto il film)
  13. Aspettando Godot di Samuel Beckett
  14. Autobiografia di un volto di Lucy Grealy
  15. Avere e non avere di Ernest Hemingway
  16. Babe maialino coraggioso di Dick King-Smith
  17. Balle! E tutti i ballisti che ce le stanno raccontando di Al Franken
  18. Balzac e la piccolo sarta cinese di Dai Sijie
  19. Bambi di Felix Salten
  20. Bel Canto di Ann Patchett
  21. Beowulf di Seamus Heaney
  22. Bhagava Gita
  23. Biancaneve e I sette nani dei fratelli Grimm
  24. Biografie di Winston Churchill
  25. Bitch rules. Consigli di comune buonsenso per donne fuori dal comune di Elizabeth Wurtzel
  26. Brick Lane di Monica Ali
  27. Bridgadoon di Alan Jay Lerner
  28. Camera con vista di E. M. Forster
  29. Candido di Voltaire
  30. Canto di Natale di Charles Dickens
  31. Carrie di Stephen King
  32. Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez 
  33. Che fine ha fatto Baby Jane? di Henry Farrell
  34. Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee
  35. Chi ha spostato il mio formaggio? di Spencer Johnson
  36. Christine . La macchina infernale di Stephen King
  37. Cime tempestose di Emily Brontë
  38. Come funzionano le cose di David Macaulay
  39. Comma-22 di Joseph Heller
  40. Cujo di Stephen King
  41. Cuori di tenebra di Joseph Conrad
  42. Daisy Miller di Henry James
  43. Dalla parte di Swann di Marcel Proust
  44. David Copperfield di Charles Dickens
  45. Deenie di Judy Blume
  46. Delitto e castigo di Fyodor Dostoevsky
  47. Don Chisciotte di Cervantes
  48. Dr. Jekyll & Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson
  49. Due giorni alla fine di Tony Vigorito
  50. Eleanor Roosevelt di Blanche Wiesen Cook
  51. Eloise di Kay Thompson
  52. Emily la stramba di Roger Reger
  53. Emma di Jane Austen
  54. Enciclopedia marrone di Donald J. Sobol
  55. Enrico IV  parte I di William Shakespeare
  56. Enrico IV  parte II di William Shakespeare
  57. Enrico V di William Shakespeare
  58. Espiazione di Ian McEwan
  59. Ethan Frome di Edith Wharton
  60. Etica di Spinoza
  61. Eva Luna di Isabel Allende (nellla mia libreria)
  62. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
  63. Fahrenheit 9/11 di Michael Moore
  64. Fat land. Il paese dei ciccioni. Perché gli americani sono diventati il popolo più grasso del mondo e come evitare di fare la stessa fine di Greg Critser
  65. Fiesta di Ernest Hemingway
  66. Fiori per Algernon di Daniel Keyes
  67. Foglie d’erba di Walt Whitman
  68. Frankenstein di Mary Shelley
  69. Franny e Zooey di J. D. Salinger
  70. Furore di John Steinbeck (in libreria)
  71. Galapagos di Kurt Vonnegut
  72. Gidget di Fredrick Kohner
  73. Giovedì mi ucciderai di Gregory McDonald
  74. Giulio Cesare di William Shakespeare
  75. Grandi speranze di Charles Dickens
  76. Guerra e pace di Leo Tolstoy
  77. Harry Potter e il calice di fuoco  di J. K. Rowling
  78. Harry Potter e la pietra filosofale di J. K. Rowling
  79. Helter Skelter. Storia del caso Charles Mansondi Vincent Bugliosi e Curt Gentry
  80. Holidays on Ice: Storie di David Sedaris
  81. I demoni di Fyodor Dostoyevsky
  82. I diari di Sylvia Plath
  83. I fratelli Bielski di Peter Duffy
  84. I miei martedì col professore di Mitch Albom
  85. I peccatori di Peyton di Grace Metalious
  86. I poemi di Anne Sexton
  87. I racconti di Canterbury di Chaucer
  88. I ragazzi della 56esima strada di S. E. Hinton (ho visto il film)
  89. I sonetti di William Shakespeare
  90. I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters di Rebecca Wells
  91. I vangeli gnostici di Elaine Pagels
  92. Il buio oltre la siepe di Harper Lee
  93. Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
  94. Il circolo della fortuna e della felicità di Amy Tan
  95. Il codice Da Vinci di Dan Brown
  96. Il codice dei Wooster o Jeeves non si smentisce di P.G. Wodehouse
  97. Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre
  98. Il corvo di Edgar Allan Poe
  99. Il crogiuolo di Arthur Miller
  100. Il cucciolo di Marjorie Kinnan Rawlings
  101. Il diario di Anna Frank  di Anna Frank
  102. Il diario di una tata di Emma McLaughlin
  103. Il dio delle piccolo cose di Arundhati Roy
  104. Il filo del rasoio di W. Somerset Maugham
  105. Il giovane Holden di J. D. Salinger
  106. Il gobbo di Notre Dame di Victor Hugo
  107. Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald
  108. Il gruppo di Mary McCarthy
  109. Il laureato di Charles Webb
  110. Il leone, la strega e il guardaroba di C.S. Lewis
  111. Il maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov
  112. Il mago di OZ di Frank L. Baum
  113. Il maratoneta di William Goldman
  114. Il mondo nuovo di Aldous Huxley
  115. Il nome della rosa di Umberto Eco (mai terminato, arrivata a metà)
  116. Il nudo e il morto di Norman Mailer
  117. Il padrino: libro 1 di Mario Puzo
  118. Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber
  119. Il processo di Franz Kafka (iniziato e non finito)
  120. Il risveglio di Kate Chopin
  121. Il ritorno del re di J. R. R. Tolkien
  122. Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde
  123. Il secondo sesso di Simone de Beauvoir
  124. Il signore delle mosche di William Golding (ho visto il film)
  125. Il violinista sul tetto di Joseph Stein
  126. Indietro nel tempo di Jack Finney
  127. Jane Eyre di Charlotte Brontë
  128. L’amante di lady Chatterley di D. H. Lawrence
  129. L’amico comune di Charles Dickens
  130. L’anno del pensiero magico di Joan Didion
  131. L’arte del romanzo di Henry James
  132. L’arte della guerra di Sun Tzu
  133. L’età dell’innocenza di Edith Wharton
  134. L’iliade di Omero
  135. L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon (pronto per essere letto)
  136. L’omonimo di Jhumpa Lahiri
  137. L’opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers
  138. L’oracolo della notte di Paul Auster
  139. L’ultimo degli uomini di Margaret Atwood
  140. L’urlo e il furore di William Faulkner
  141. La calunnia di Lillian Hellman
  142. La campana di vetro di Sylvia Plath
  143. La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher
  144. La casa degli spiriti di Isabel Allende
  145. La casa di sabbia e nebbia di Andre Dubus III (ho visto il film)
  146. La commedia degli errori di William Shakespeare
  147. La compagnia dell’anello di J. R. R. Tolkien
  148. La crociata dei bambini di Kurt Vonnegut
  149. La cugina Bette di Honorè de Balzac
  150. La custode di mia sorella di Jodi Picoult
  151. La disfatta del genere di Judith Butler
  152. La divina commedia di Dante (ma non tutta)
  153. La dottrina dell’1 per cento. La guerra al terrore e la pericolosa strategia dell’amministrazione Bush di Ron Suskind
  154. Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen 
  155. La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray
  156. La figlia della fortuna di Isabel Allende
  157. La fonte meravigliosa di Ayn Rand
  158. La fortezza della solitudine di Jonathan Lethem
  159. La giungla di Upton Sinclair
  160. La Guerra del Peloponneso di Donald Kagan
  161. La leggenda di Bagger Vance di Steven Pressfield (ho visto il film)
  162. La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne
  163. La lotteria di Shirley Jackson
  164. La metamorfosi di Franz Kafka
  165. La mia africa di Isac Dineson
  166. La mia vita, la mia storia di Hillary Rodham Clinton
  167. La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger
  168. La notte di Elie Wiesel
  169. La piccola Dorrit di Charles Dickens
  170. La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen
  171. La rana saltatrice di Mark Twain
  172. La scelta di Sophie di William Styron
  173. La storia della mia vita di Helen Keller
  174. La tela di Carlotta di E. B. White
  175. La tenda rossa di Anita Diamant
  176. La tragedia del Bounty di Charles Nordhoff e James Norman Hall
  177. La valle delle bambole di Jacqueline Susann
  178. La veglia per Finnegan di James Joyce
  179. L’Acid Test al Rinfresko Elettriko di Tom Wolfe
  180. Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare
  181. Le anime morte di Nikolai Gogol
  182. Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain
  183. Le cascate del cuore di Richard Russo
  184. Le ceneri di Angela di Frank McCourt 
  185. Le cinque persone che incontri in cielo di Mitch Albom
  186. Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay di Michael Chabon
  187. Le nevi del Kilimanjaro di Ernest Hemingway
  188. Le sorelle Hunt di Elisabeth Robinson
  189. Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides
  190. Leggere Lolita a Tehran di Azar Nafisi (nella mia libreria)
  191. Lisa e David di Dr Theodore Issac Rubin M.D
  192. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon
  193. L’opposto del fato: un libro di riflessioni di Amy Tan
  194. Love Story di Erich Segal
  195. Macbeth di William Shakespeare
  196. Madame Bovary di Gustave Flaubert
  197. Me parlare bello un giorno di David Sedaris
  198. Memorie del Generale W. T. Sherman di William Tecumseh Sherman
  199. Memorie di Ernest Hemingway
  200. Memorie di una ragazza per bene  di Simone de Beauvoir
  201. Meno di zero di Bret Easton Ellis
  202. Mentre morivo di William Faulkner
  203. Middlesex di Jeffrey Eugenides
  204. Moby Dick di Herman Melville
  205. Monsieur Proust di Celeste Albaret
  206. Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller
  207. Mrs. Dalloway di Virginia Woolf
  208. My Lai Vietnam di Seymour M. Hersh
  209. Narrativa completa di Dorothy Parker
  210. Noi siamo infinito di Stephen Chbosky
  211. Northanger Abbey di Jane Austen
  212. Novelle di Dawn Powell
  213. Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer
  214. Oliver Twist di Charles Dickens
  215. Othello di Shakespeare
  216. Pace separata di John Knowles
  217. Passaggio in India di E.M. Forster
  218. Paura e disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson
  219. Piccole donne di Louisa May Alcott
  220. Pigmalione di George Bernard Shaw
  221. Pinocchio di Carlo Collodi
  222. Please kill me. Il punk nelle parole dei suoi protagonisti di McNeil and Gillian McCain
  223. Poesie di Emily Dickinson 
  224. Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey
  225. Quando ho imparato a respirare sott’acqua di Julie Orringer
  226. Quattrocento di James Mckean
  227. Quell’anno a scuola di Tobias Wolff
  228. Racconto di due città di Charles Dickens
  229. Ragazze interrotte di Susanna Kaysen
  230. Ragione e sentimento di Jane Austen
  231. Raperonzolo di Grimm Brothers
  232. Rebecca  la prima moglie di Daphne du Maurier
  233. Riccardo III di William Shakespeare
  234. Romeo e Giulietta di William Shakespeare
  235. Rosemary’s Baby di Ira Levin
  236. Sacred Time di Ursula Hegi
  237. Santuario di William Faulkner
  238. Seabiscuit di Laura Hillenbrand
  239. Sexus di Henry Miller
  240. Shining di Stephen King
  241. Siddhartha di Hermann Hesse
  242. Sonetti dal portoghese di Elizabeth Barrett Browning
  243. Songbook di Nick Hornby
  244. Stagioni diverse di Stephen King
  245. Sto con la Band di Pamela des Barres
  246. Storia del decline e della caduta dell’impero romano di Edward Gibbon
  247. Strega: Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire
  248. Stuart Little di E. B. White
  249. Stupori di Ann Patchett
  250. Sulla strada di Jack Kerouac (iniziato e non finito)
  251. Taccuino di un vecchio porco di Charles Bukowski
  252. Tenera è la notte di F. Scott Fitzgerald
  253. Topi e uomini di John Steinbeck
  254. Tutti i racconti e le poesie di Edgar Allan Poe
  255. Ulisse di James Joyce
  256. Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith
  257. Un fulmine a ciel sereno e altri saggi di Mary McCarthy
  258. Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams
  259. Un’isola di stranieri di Andrea Levy
  260. Una banda di idioti di John Kennedy Toole
  261. Una stanza tutta per se di Virginia Woolf
  262. Una tragedia americana di Theodore Dreiser
  263. Una vita da lettore di Nick Hornby
  264. Una vita di Colette. I segreti della carne di Judith Thurman
  265. Urlo di Allen Gingsburg
  266. Venivamo tutte per mare di Julie Otsuka
  267. Via col vento di Margaret Mitchell
  268. Vita di Pi di Yann Martel

Recensione:"Miami Diaries" di Marta Lock & presentazione del libro alla Feltrinelli di Pomigliano d'Arco il 9 Maggio

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Marta Lock, la "Scrittrice dell'anima"

"Miami Diaries", il nuovo romanzo di Marta Lock, racconta di Violet, Hanna e Sam, tre rampolli dell'alta società di Miami, legati da una forte amicizia che si ritrovano fortemente destabilizzati dopo l'arresto, per evasione fiscale, dei padri delle ragazze. Violet e Hanna capiscono che è giunto il momento di mettere da parte le feste esclusive, i vestiti costosi e i centri estetici, e rimboccarsi le maniche per ri-costruirsi un futuro che permetta loro di mantenere, non solo se stesse, ma anche le relativi madri, casalinghe da sempre.
potete acquistarlo qui
Il libro non racconta, in fondo, solo di questo. La capacità della Lock è che lei riesce ad entrare nell'animo dei personaggi e a descriverne umori e sensazioni permettendo, a chi legge, di entrare immediatamente in sintonia con i personaggi e con la tematica principale di ciò che si sta raccontando, che esula e, al contempo, s'amalgama, con le vicende dei personaggi.
La scrittura è fluida e ricercata, e questo fa della lettura un'esperienza estremamente piacevole.
Come negli altri romanzi, e quindi anche in "Miami Diaries", si evince sin dalle prime pagine una sorta di leggerezza con la quale Marta Lock accompagna le storie che racconta, e che porterebbe ad associare i suoi libri al genere letterario «chick-lit», senza però essere mai banale nè scontato, per poi stemperare questa leggerezza nella profondità delle argomentazioni e dei contenuti trattati, che s’ispirano alla società nella quale viviamo, e nella descrizione, sempre attenta, dell’animo dei personaggi, tanto che i suoi affezionati lettori la identificano come «Scrittrice dell’anima».
"Miami Diaries" porterà il lettore a guardare la realtà con occhi nuovi, appassionandosi alle vicende dei protagonisti, che muteranno il loro destino attraverso una crescita personale e sociale, frutto di sacrifici e ardue prove. Un inno alla forza di volontà e alla fiducia nelle proprie ambizioni.

L'Attimo fuggenteè il sito della scrittrice, correte a visitarlo per essere sempre aggiornati.

Marta Lock è nata a Terni il 30 dicembre 1970. Dopo anni di lavoro impiegatizio decide di lasciare la sua città per fare animazione nei villaggi turistici all’estero, e grazie a quel lavoro trascorre mesi a Djerba, in Messico e a Cuba, paesi dei quali scrive nei suoi romanzi. Il destino la porta fino a Milano dove ha scritto il suo primo romanzo «Notte Tunisina». Nel luglio del 2012 è stata pubblicata la sua seconda opera «Quell’anno a Cuba», molto apprezzato dal pubblico dei lettori.
Impegnata nel sociale, Marta Lock  grazie al suo terzo romanzo «Ritrovarsi a Parigi», nel mese di maggio del 2013, si classifica quarta tra seicento partecipanti alla 26ª edizione del «Premio Nazionale di Letteratura Prof. Francesco Florio» e riceve il Diploma di elogio per meriti e il premio della Critica «Le parole dell’anima» città di Casoria (NA) per il quale sarà premiata nel corso della manifestazione «Il maggio delle donne», per il suo impegno sociale nella campagna in favore di «Mondo Rosa», centro antiviolenza di Catanzaro. Nel mese di ottobre dello stesso anno ha avuto luogo a Milano, presso il Centro Congressi Corridoni, un grande evento contro la violenza sulle donne, «L’Arte dice no!», da lei ideato per raccogliere fondi in favore di Doppia Difesa, l’associazione dell’Avv. Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker; la sua campagna di sensibilizzazione e sostegno alle donne vittime di violenze continua con la sua raccolta "I Pensieri della sera di Marta Lock", di cui parte del ricavato sarà devoluto a «Mondo Rosa» di Catanzaro che fornisce non solo accoglienza ma anche sostegno psicologico e legale. In virtù del suo impegno artistico e sociale il 6 gennaio 2014 riceve una targa di riconoscimento dall’Associazione Poliziotti Italiani durante il Megashow annuale delle Forze di Polizia e Militari.

La scrittrice è lieta di incontrarvi il 9 Maggio alla Feltrinelli Culture District di Pomigliano d'Arco, ore 18,30
Non mancate!

Recensione: "Karola & Lustro" di Tiziana Iaccarino

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Tiziano Iaccarino e l'esperimento (riuscito) del chick lit

Dopo le commedie "Lanty & Cookies" e "Lanty in love", la scrittrice di origine napoletana, residente a Londra, Tiziana Iaccarino, ci presenta una nuova commedia romantica, "Karola & Lustro".
Un racconto leggero e divertente che, senza alcuna pretesa, si pone come un piacevole passatempo letterario, una lettura di svago, per nulla seriosa,  ed offre qualche sorriso e, perchè no, anche qualche riflessione.

Karola è una giovane personal stylist,  geniale e molto  affascinante, un'esteta che ha la mania di guardarsi, ovunque si trovi, allo specchio. Lustro è il suo cagnolino, uno yorkshire,  che "soccombe" alle manie della sua amata padrona.
Dopo un periodo difficile a causa del quale è costretta a tornare in Italia dall'Inghilterra, il lavoro riprende alla grande grazie alla collaborazione offerta ad un noto atelier di Milano, il "Fashion in" cui fanno capo gli stilisti, Rolando e Fulvio.
Tutto procede per il meglio fino a quando, in seguito a una serie di eventi fortuiti, Karola scopre un segreto, dopo aver saputo che non le sarà rinnovato il contratto di lavoro.
Tra mille peripezie, sorprese esilaranti ed equivoci, la vita di Karola verrà sconvolta dall'incontro con Luke, affascinante modello inglese "preda" di una rivale in amore che darà del filo da torcere alla nostra protagonista.

La mia personale opinione rispetto ai romanzi "chick lit" non è delle più rosee perchè non rientrano, al momento, tra le mie letture preferite, fatta questa doverosa premessa, devo ammettere che "Karola & Lustro"è stata una lettura piacevole e scorrevole e che la Iaccarino, anche in questa commedia rosa, mostra il suo talento di scrittrice (vedi intervista) perchè descrive situazioni e personaggi avendo particolare cura di evidenziare i dettagli e usando un linguaggio delicato, trovando un modo sempre elegante di raccontare le vicende e di coinvolgere chi legge.
"Karola & Lustro"è una lettura piacevole, adatta a un pomeriggio di relax quando si è in vena di sognare e sorridere. Un ebook che consiglio e che potete trovare qui su Amazon.



Pillole biografiche
Tiziana Iaccarino è un'artista italiana che nasce a Napoli il 7 Maggio del 1976. A soli 5 anni canta già in televisione e prosegue crescendo in sintonia con l'arte figurativa e l'arte letteraria.
A 18 anni insegue il sogno di calcare un palcoscenico e comincia a frequentare un'Accademia d'Arte Drammatica che le permette di recitare presso i teatri più importanti della sua città.
Nel 2008 esce il suo primo romanzo "Un barlume di speranza"(per Giovane Holden Edizioni) arrivato alla II Edizione nel 2010 e in classifica su La Repubblica Ed. Napoli al 5° posto tra i libri di Narrativa Italiana più venduti in una libreria appartenente ad una nota catena libraria campana. In quella classifica è l'unica esordiente tra nomi già illustri. L'anno successivo esce il suo secondo romanzo "Le catene del potere" (Edizioni Eracle) e nel 2012 è la volta del romanzo "Sulle orme della notte" (Ciesse Edizioni).

Nel 2013 viene pubblicato dalla casa editrice digitale flower-ed, la commedia romantica autoprodotta dal titolo "Lanty&Cookies" e il sequel "Lanty in love". Infine, segue il nuovo manuale per scrittori emergenti "L'agenda dello scrittore" pubblicato da flower-ed. Nel 2014 è la volta della nuova commedia romantica "Karola&Lustro".


Curiosità e approfondimenti
Le commedie rosa  si ispirano a ragazze reali.
Le copertine delle commedie sono state realizzate dalla grafica Melinda Mazza.
L'ultimo romanzo è il bellissimo "Sulle orme della notte", la cui recensione potete leggere qui.

Recensione: "OscuraMente" di Gianluca Giusti e intervista all'autore

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Viaggiare nei meandri più reconditi della nostra mente con Gianluca Giusti

Nel settimo paragrafo dell'almanacco statunitense The World Almanac and Book of Facts del 1929 è stato evidenziato come non ci siano limiti a quanto il cervello umano può compiere e che sono gli scienziati e gli psicologi a sostenere che usiamo solo 10% circa delle potenzialità del nostro cervello.
È vero che usiamo solo una minima parte delle nostre facoltà mentali e che è proprio la scienza a dimostrarlo? L'autore, Gianluca Giusti, cerca di rispondere a questo annoso quesito e lo fa con l'opera "OscuraMente", dal titolo fortemente evocativo.

Recensire un libro di siffatta foggia non è semplice in quanto esso si pone a metà tra il saggio e i testi di help-self, è un libro molto interessante che si propone di "screditare", in qualche modo, la teoria secondo la quale l'essere umano utilizza soltanto il 10% delle proprie facoltà mentali. Giusti, informatore scientifico del farmaco, sottolinea che questa è una distorsione della realtà e ribadisce che il 10% è una percentuale che non esiste, il cervello, infatti, è stato mappato interamente.
L'autore si rivolge al lettore parlandogli direttamente, avvalorando la sua tesi con ricerche approfondite ed esempi.

Il linguaggio adoperato è semplice, diretto, scorrevole e comprensibile, questo fa sì che la lettura non sia pesante anzi è piacevole, a tratti anche ironica e divertente, il lettore è subito a suo agio senza il timore di imbattersi in un testo eccessivamente tecnico-scientifico. Il libro si compone di una Introduzione dove l'autore chiosa in maniera sintetica l'opera, poi ci sono cinque capitoli così suddivisi:
CAPITOLO 1: Come nasce un Mito
CAPITOLO 2: Com'è fatto il nostro cervello
CAPITOLO 3: Usiamo davvero solo il 10% del nostro cervello?
CAPITOLO 4: La differenza tra quantità e qualità
CAPITOLO 5: Come usare al meglio, il meglio che la natura ci ha dato (piccolo manuale di sopravvivenza)
Una conclusione riepilogativa, poi, fornisce dei preziosi consigli al lettore.

Tra falsi miti e credenze radicate e spesso errate, Gianluca Giusti ci accompagna per mano in un viaggio avventuroso alla scoperta del nostro cervello, ci spiega come stanno realmente i fatti e ci fa scoprire cose su noi stessi che forse non credevamo neppure possibili. Un libro che consiglio di leggere.

Vi riporto uno degli innumerevoli passi del libro su cui riflettere
"Le credenze fanno parte di noi, consciamente o inconsciamente tutti le abbiamo, possono essere potenzianti o no, possono aiutarci oppure frenarci e per quanto radicate la buona notizia è che possiamo cambiarle"



Pillole biografiche

Gianluca Giusti nasce a Montecatini Terme nel 1964, dopo gli studi all'Isef entra nel gruppo Johnson & Johnson come informatore scientifico del farmaco, ruolo che svolge tutt'ora. Nel 1995 conosce Cuba per la prima volta e nel 1997 si sposa con Julia sua attuale moglie, la vera avventura per conoscere dell'isola è cominciata in quegli anni e prosegue tutt'ora. Oltre a "Cuba istruzioni per l'uso" Gianluca è autore di "OscuraMente" pubblicato con Errekappa edizioni.

Pagina FB "OscuraMente" qui
Sito dell'autore qui
Errekappa Edizioni qui





Intervista all'autore
Per approfondire ho avuto il piacere di intervistare Gianluca Giusti...

1.  Qual è stato il motivo ispiratore di “OscuraMente”? Quando ha avvertito l’esigenza di scrivere questo libro?
R. Anzitutto Lena grazie per l’opportunità di questa intervista.
Il motivo è che fino ad oggi non esisteva nessun testo che parlasse e approfondisse questo argomento secondo cui l’uso nostro cervello sia limitato al solo 10%.
L’esigenza è nata nel continuare a leggere ed ascoltare che l’uomo usa solo una minima parte del suo cervello senza che mai questa ipotesi, non supportata da nessuna basa scientifica, venisse contestata.
Ho deciso di farlo io, perché qualunque baggianata che non venga contradetta alla fine, a furia di sentirla dire, diventa vera.

2. Quali studi e quali ricerche ha fatto per poter scrivere questo libro che si pone a metà tra il saggio e un manuale di help-self? Noto anche la particolare collocazione nella collana “Libera informazione - Crescere nella consapevolezza” che avvalora la mia tesi … ci può dire qualcosa in più…
R. Io sono un informatore scientifico del farmaco in Johnson & Johnson da 24 anni. In questa lunga carriera mi sono occupato di psichiatria studiando quindi la fisiopatologia del cervello e le sue funzioni principali. Mai ho letto nulla che avvalori la tesi di un uso limitato di questo organo fondamentale nei soggetti sani. Caso mai un limite lo si riscontra, come logico, nei soggetti malati o dopo traumi importanti.
Poi ho approfondito con letture di neuroscienze dove, e credo sia aneddotico, nessun neuro scienziato si sognerebbe mai avvalorare la tesi del 10%. Secondo voi perché?
Per la seconda parte forse è più corretto che ne parli la mia editrice Monica Fava di Errekappa edizioni, visto che l’idea della collana è sua.
Posso solo aggiungere, per quello che mi riguarda, di aver messo nel libro tutta una serie di contromisure scientifiche e di comunicazione per mettere il lettore nelle condizioni di difendersi dai fuffari e persuasori occulti che spacciando poteri mentali che non esistono vogliono far credere di parlare con gli spiriti, far volare tavolini, piegare cucchiai e altre fantasie per abbindolare il prossimo.

3. Lo psicologo William James nel suo libro “The Energies of men”  scriveva che l’uomo in realtà poteva esprimere molto di più che il 10% delle proprie facoltà non solo mentali ma anche fisiche. Come pensa sia possibile interrogarsi sull’effettiva potenzialità del nostro cervello e cosa possiamo arrivare a compiere se avessimo effettiva conoscenza e consapevolezza delle nostre capacità?
R. In ogni campo esistono sempre delle eccezioni e delle voci fuori dal coro e tali restano basti pensare che proprio alla Harvard University fanno al contrario questa particolare raccomandazione: “Di piegare cucchiai per hobby e di usare per il resto del tempo il cervello per cose più utili e produttive da fare”.
In realtà si dovrebbe ogni volta capire da quale contesto viene estrapolata tale teoria.
Nel caso di William James e del suo libro “The Energies of men” dobbiamo considerare che stiamo parlando di fine ‘800 quando le conoscenze del nostro cervello erano agli albori ma anche all’antropologa Margaret Mead come ad Albert Einstein sono state attribuite affermazioni simili.
Per la Mead addirittura il 6%.
Nel caso di Einstein era una battuta pura e semplice negli altri due casi di deduzioni ipotetiche senza nessuna evidenza o studio scientifico serio che supportasse simili percentuali (10%, 6%).
Se avessimo chiesto loro su quali test o basi neurologiche avessero estrapolato simili percentuali difficilmente avremmo avuto una risposta in grado di soddisfare i rigorosi criteri scientifici, infatti come anticipato sopra, nessun neurologo o neuropsichiatra degno di tale nome si sognerebbe mai di fare una affermazione simile a meno di non voler essere deriso da tutta la comunità scientifica internazionale.

Grazie mille per essere intervenuto e per averci illuminato con il suo libro "OscuraMente"




Autore: Gianluca Giusti
Titolo: OscuraMente
Pagine: 113
Prezzo: € 14,90
Editore: ErreKappa
ISBN: 8896084075
puoi acquistarlo qui


Novità Corbaccio "Questa volta tocca a te" di M.J. Arlidge

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Un criminale psicopatico rapisce delle coppie: le vittime si risvegliano disorientate, nessuno può sentire le loro urla. Si disperano, si agitano cercano in tutti i modi di uscire dalla prigione in cui sono incarcerate, fino a quando trovano una pistola con un ultimatum terribile: una delle due morirà, solo così l’altra potrà salvarsi. Per il killer è uno spettacolo a cui assistere, per le vittime un’insostenibile tortura psicologica.


Helen Grace e il suo staff della centrale di polizia di Southampton sono sul caso. Cercano il pazzo criminale cercando al tempo stesso di proteggere i sopravvissuti sotto shock. I rapimenti si succedono rapidamente: una madre e una figlia, due colleghi di lavoro, una coppia di universitari… ma in che modo sono legati fra loro?

Helen lavora giorno e notte a cercare collegamenti fra le vittime, a ipotizzare moventi… fino a quando intravede un disegno mostruoso al quale non riesce nemmeno a credere…

M.J. Arlidge lavora in televisione da quindici anni e si è specializzato nella produzione di serie di alto livello. Ha iniziato alla BBC, e poi ha trascorso sette anni alla Ecosse Films, dove ha prodotto serie come Mistresses (BBC1) e Cape Wrath (C4/Showtime). In seguito ha creato una sua società di produzione specializzata in crime serial. Attualmente sta lavorando a un adattamento di Addio alle armi di Hemingway per la BBC/FX.

Questa volta tocca a te, uscito il 15 maggio è già diventato un caso editoriale.
Ho letto le prime pagine e mi hanno emozionato molto: un'inquietudine profonda colpisce il lettore come la trama di un film che si sta svolgendo dinanzi agli occhi, in un crescendo emozionale che incuriosisce sempre più.


Titolo: Questa volta tocca a te
Autore: M.J. Arlidge
Editore: Corbaccio
Pagine: 300
Prezzo: € 16,40
Qui lo trovi in cartaceo e in ebook (e puoi leggere un estratto)

Premio Strega 2014, i 12 finalisti

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 Si restringe la selezione verso l'ambìto Premio


Il Premio Stregaè stato fondato a Roma nel 1947 da Maria e Goffredo Bellonci con il contributo di Guido Alberti, produttore, a Benevento, del rinomato liquore(e non solo).
La famiglia Alberti da anni segue con dedizione l'organizzazione dell'evento e supporta gli "Amici della Domenica"dimostrando così di essere l'azienda italiana più sensibile e attenta alle tematiche culturali.

Il Premio Strega è nato all’interno del salotto letterario di Goffredo e Maria Bellonci, dove si riunivano i suoi frequentatori, gli"Amici della Domenica", che con il tempo sono divenuti i votanti dello Strega. Oggi il gruppo degli "Amici della Domenica"è composto da oltre 400 membri, uomini e donne di cultura. I libri in gara, ognuno presentato da due Amici, sono sottoposti al vaglio della giuria in due successive votazioni.

Con la prima, che si tiene a metà giugno in Casa Bellonci, viene scelta la cinquina dei finalisti.
La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avvengono tradizionalmente al Ninfeo di Villa Giulia (in via Flamia, Roma) il primo giovedì di luglio, che quest'anno cade esattamente il 3.
Il Premio è assegnato ogni anno a un libro di narrativa pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso.

C'è fermento tra gli autori e gli organizzatori, ed anche, naturalmente, tra i lettori.
Questa è la lista dei 12 libri finalisti, stilata il 12 aprile scorso, per la prima volta compare nell'elenco anche un graphic novel, firmato dal fumettista Gipi:

1.       Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella
       Presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano
2.       Lisario o il piacere infinto delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento
       Presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano
3.       Bella mia (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio
       Presentato da Antonio Debenedetti e Maria Ida Gaeta
4.       unastoria (Coconino Press-Fandango) di Gipi
       Presentato da Nicola Lagioia e Sandro Veronesi
5.       Come fossi solo (Giunti) di Marco Magini
       Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Piero Gelli
6.       Nella casa di vetro (Gaffi) di Giuseppe Munforte
       Presentato da Arnaldo Colasanti e Massimo Raffaeli
7.       La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro
       Presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà
8.       La terra del sacerdote (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo
       Presentato da Valeria Parrella e Romana Petri
9.       Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) di Francesco Piccolo
       Presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone
10.    Storia umana e inumana (Bompiani) di Giorgio Pressburger
       Presentato da Gianfranco De Bosio e Sergio Givone
11.    Ovunque, proteggici (nottetempo) di Elisa Ruotolo
       Presentato da Marcello Fois e Dacia Maraini
12.    Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati
       Presentato da Umberto Eco e Walter Siti

Il primo vincitore del Premio Strega fu Ennio Flaiano con"Tempo di uccidere" il 16 Febbraio 1947 e venne selezionato tra quattordici concorrenti in gara. Negli anni a seguire il Premio ha visto la partecipazione di tutti i maggiori autori italiani del secondo novecento: Moravia, Eco, Morante, Pavese, Gadda, Palazzeschi, Silone, Tomasi di Lampedusa.

Tra i 12 finalisti, ne state leggendo qualcuno?

Nasce una nuova trilogia, recensione di "Outcast" di Alina Bronsky

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Fate, distopia, formazione: l'incantesimo Bronsky è servito

La copertina ritrae una ragazza dai capelli blu.
Dinanzi a questi capelli color cobalto, pensavo di addentrarmi in una storia troppo lontana rispetto ai miei gusti letterari. Finito il libro posso dire di aver fatto bene a superare i miei pregiudizi ed essermi addentrata in un territorio a me sconosciuto, ossia il genere urban fantasy e al cd. "young adult".

Incomincio a leggere, armata della mia tisana ai frutti rossi, e già dalla prima pagina ci si accorge che "qualcosa non torna": siamo nell'epoca della Normalità Assoluta, in un tempo non esplicitato ma facilmente intuibile (un futuro lontano), la società è divisa appunto in Normali e Freak, dai quali bisogna stare alla larga.
Un viaggio in un mondo parallelo, dove la vita di Juliana, una ragazzina di 15 anni, viene sconvolta dalla scomparsa della madre (come da quarta di copertina) e dalla scoperta che i suoi genitori non sono quelli che credeva, tutto ciò la porterà a vivere esperienze difficili ma anche emozionanti.
La cosa che più ha destato in me curiosità è stata una circostanza inaspettata: man mano che la lettura prosegue, si entrerà in contatto con le Fate, sì proprio con le fate, ma attenzione non sono quel che sembrano e nell'epoca della Normalità non bisogna assolutamente avere a che fare con questi esseri, anche se c'è chi, come Ksü, l'amica della protagonista (e la mia preferita), vuol diventare Avvocato delle Fate e studia tutto ciò che riguarda Storia e costumi delle Fate.

"Outcast" si pone a metà tra il romanzo distopico (Distopia: come riconoscerla) e il fantasy, in particolare l'urban fantasy, è una lettura scorrevole. L'autrice sceglie un linguaggio semplice e per questo efficace e diretto, non c'è introduzione, si parte subito con la scoperta, da parte di Juli al ritorno da scuola, della sparizione della madre e la Bronsky introduce un elemento indispensabile (originale nella sua tradizionalità) ossia la magia, che dà una connotazione misteriosa all'intera storia, rendendola fiabesca ma senza scadere nell'ovvietà nè nella banalità.
Romanzo che potrei definire di formazione, "Outcast" racconta della forza che la protagonista convoglierà nelle sfide impreviste che dovrà affrontare: dalla ricerca di sua madre, alla scoperta dell'amore che sembra impossibile, all'importanza dell'amicizia, porto sicuro verso cui sempre approdare durante le tempeste, alle problematiche legate all'adolescenza che ogni adulto avrà ben presenti dinanzi agli occhi, mentre legge queste pagine.

Il tema principale di cui ci parla la Bronsky in questo romanzo è quello, evidente, dell'appartenenza sociale: aderire a un gruppo piuttosto che a un altro, segna la linea di demarcazione tra il conformismo, e la connessa stereopitizzazione delle azioni e dei comportamenti, fino a mettere radici nel modo di pensare e arrivare così all'omologazione e alla visione meccanicistica della realtà circostante, e la trasgressione (nei capelli blu) che poi confluisce nella ribellione alle regole e all'intero sistema, che nello specifico, è un sistema totalitario, la Normalità Assoluta, dove non è ammesso neppure porsi delle domande.
Essere Outcast, allora, diviene la conquista del proprio posto nel mondo, l'esperienza di un'adolescente verso l'età adulta.

Riporto uno dei passi che più mi è piaciuto, il perchè lo scoprirete solo leggendo... persino l'Arte è proibita, nell'era della Normalità.

“La cornice del quadro è una porta. Ogni volta che ne vedo una devo fare attenzione, dice Laura. Nessuno sa cosa potrà capitargli una volta qui, e ci sono persone che dopo aver attraversato una cornice hanno perso per sempre il lume della ragione”. [Pag. 244]

Non mi resta che aspettare il secondo volume, e detto da me che non sono per nulla ossessionata da trilogie, la dice lunga su come mi sia piaciuto questo libro.

Prima di congedarvi, voglio mostrarvi le due copertine, quella tedesca (con cui "nasce" il romanzo) e quella italiana e porvi due riflessioni:
1. perchè due copertine così diverse? (Mi piacciono entrambe)
2 (ma soprattutto) come ha fatto un libro, ab origine, intitolato (letteralmente) "specchio bambino" (Spiegelkind) ad arrivare in Italia con il titolo tradotto in "Outcast"? Nulla in contrario, solo che la traduzione non è fedele, a mio avviso il secondo titolo collima con la storia perfettamente, ma avrei lasciato il titolo originale che rispecchia più un gioco di parole.
(Una simile riflessione l'ho fatta anche per i libri di Joanne Harris)

 

Scheda tecnica
Titolo: Outcast
Titolo originale: Spiegelkind
Traduzione: Leonella Basiglini
Autore: Alina Bronsky
Copertina rigida: 273 pagine
Editore: Corbaccio
Prezzo: € 16,40
e-book: € 9,99
ISBN-10: 8863805288
ISBN-13: 978-8863805284
Data di uscita: 24 Aprile 2014
Età consigliabile: dai 15 anni in poi
Potete acquistarlo qui

Pillole biografiche
Alina Bronsky, classe 1978, è stata una studentessa di medicina e copy writer, prima di dedicarsi alla scrittura. Nasce in una cittadina della Russia e all’età di 13 anni si trasferisce in Germania. Il suo romanzo d’esordio, "Scherbenpark", è risultato finalista di un famoso premio tedesco, il Ingeborg-Bachmann-Preis. Il suo libro Outcast è stato definito “splendido” da Kerstin Grier. Apprezzata subito dal pubblico e dalla critica tedesca più prestigiosa, ha ricevuto importantissime nomination a vari premi letterari. Lo «Spiegel» l'ha definita «una delle voci più promettenti della nuova generazione». I suoi romanzi sono in pubblicazione in oltre 15 paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti. In Italia Corbaccio ha pubblicato con successo «Outcast».

Recensione: "La voce della distruzione" di Vittorio Piccirillo

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Piccirillo e lo sci-fi italiano  

"La voce della distruzione" di Vittorio Piccirillo (edito Solfanelli) è un romanzo appartenente al genere letterario sci-fi, ossia quella corrente che viene denominata science fiction o science romance, e che si propone di unire la fantasia alla scienza e alla tecnologia, o più comunemente, definito fantascienza.
"La voce della distruzione" (2013) è il  terzo romanzo di Piccirillo, dopo aver pubblicato, sempre con Solfanelli, "La nebulosa degli spettri" (2009) e "La profezia della Luna Nera" (2010) nei quali ha raccontato varie avventure nello spazio, come la caccia a pirati che insidiano le rotte commerciali delle astronavi oppure la minaccia di collisione fra un asteroide e un pianeta densamente popolato della Galassia, e la conseguente emergenza che richiede l'intervento della Pattuglia Stellare.

Nel nuovo romanzo la Pattuglia Stellare avrà a che fare con una paura atavica propria dell'uomo, ossia la paura del "diverso",  perché da sempre ciò che non si conosce, incute timore e finisce per divenire il nemico da affrontare e distruggere.
I protagonisti, prima fra tutti Uzban, vivono avventure avvincenti e drammatiche che hanno il pregio di coinvolgere totalmente il lettore. La tensione sembra essere concreta e palpabile, tra stelle e galassie, aride spianate polverose e brulle, la Pattuglia Stellare, con le sue uniformi nere con finiture dorate, è pronta ad adempiere l'incarico ricevuto dalla Centrale Operativa: la difesa planetaria, che consiste nella caccia ai pirati spaziali feroci e spietati e nella lotta contro le minacce ambientali.


Vi lascio uno dei brani che più mi è piaciuto:

"Noi andiamo dove nessuno ha il coraggio di andare. Noi facciamo quello che nessuno ha il coraggio di fare. Noi apparteniamo alla Pattuglia Stellare.
Mettere in gioco la nostra vita e talvolta perderla rientra nel ruolo che ricopriamo, a patto di non pregiudicare il benessere degli altri. Con noi c'erano i delegati e la loro salvaguardia rappresentava un vincolo morale, un impegno al quale non ci saremmo mai sottratti, anche se loro stessi non parevano averlo a cuore quanto noi."


E' un libro scritto adoperando un linguaggio semplice e diretto, pertanto la lettura procede spedita ed è ricca di colpi di scena e, soprattutto, di riflessioni circa il destino dell'umanità. Pur non essendo il genere sci-fi vicino ai miei gusti letterari, non posso non constatare che si tratti di una storia ben strutturata e costruita intorno alle caratteristiche del romanzo fantascientifico.
Una lettura imperdibile per gli amanti del genere e, per coloro che si approcciano al genere, piacevole scoperta di un mondo sicuramente affascinante. Lo scrittore Vittorio Piccirillo s'impone come scrittore italiano del genere sci-fi.

"La verità è che le persone sono strane. A volte inseguono per una vita qualcosa che non potranno mai ottenere, e magari non approfittano di quello che invece è alla loro portata..."


Pillole biografiche
Lo scrittore Vio Vittoriocirillo al Salone del Libro di Torino 2014
Vittorio Piccirillo nasce a Milano nel 1967 e successivamente si trasferisce a Lodi, dove attualmente vive e lavora nel campo dell'informatica. Da sempre ha una spiccata inclinazione per le scienze e per le tecnologie. Modellista dilettante, ha realizzato una piccola flotta di astronavi in scala ridotta e dipinte a mano. Sportivo convinto, pratica attività all'aperto come il trekking e lo sci di fondo.
La fantascienza lo appassiona fin da ragazzo. Vanta una ricca collezione di libri di genere, a cui si sono aggiunti in tempi più recenti film e telefilm.
Ha pubblicato per Edizioni Solfanelli tre romanzi sci-fi: La nebulosa degli Spettri (2009), La profezia della Luna Nera (2010) e La voce della distruzione (2013).





Scheda tecnica:
Titolare: La voce della distruzione
Autore: Vittorio Piccirillo
Editore: Solfanelli
Copertina: Vincenzo Bosica
ISBN: 9788874978212
Pagine: 229
Prezzo: € 16
Puoi acquistarlo qui sul sito Solfanelli Editore o suIBS

Cinquina finalista al Premio Campiello

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Quale romanzo vincerà?


Il “Campiello” è un premio letterario che viene assegnato a opere di narrativa italiana. Istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo culturale italiano. Nella sua storia, il Premio Campiello ha provato la validità delle sue scelte culturali segnalando all'attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana.
La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi “La Tregua”.




Oggi a Padova si è tenuta la cerimonia d'investitura dei cinque finalisti al Premio Campiello arrivato alla 52^ edizione. Una giuria composta da dieci letterati ha votato pubblicamente i cinque romanzi preferiti tra i 60 in
in lista, i candidati che hanno ricevuto sei voti sono passati alla fase finale del premio che verrà consegnato il 13 Settembre al Teatro "La Fenice" di Venezia.

Il Premio che viene attribuito al vincitore è la riproduzione in argento del pozzo veneziano ancora presente
in molti campielli, “la vera da pozzo”; fondamentale per la città in quanto unica fonte di
approvvigionamento dell'acqua potabile. Iconograficamente il premio si ispira alla vera da pozzo di San Trovaso nel sestiere di Dorsoduro a Venezia.



Sempre questa mattina è stato proclamato il vincitore della sezione "Opera prima", che viene assegnato al romanzo di un autore al suo esordio letterario. Quest'anno il premio è andato a Stefano Valenti con "La fabbrica del panico" edito da Feltrinelli. [Qui tutti i vincitori di "Opera prima" dal 2004 al 2013]


Una valle severa. In mezzo, il lento andare del fiume. Un uomo tira pietre piatte sull’acqua. Il figlio lo trova assorto, febbricitante, dentro quel paesaggio. è lì che ha cominciato a dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e lì è ritornato ora che il male lo consuma. Ma il male è cominciato molto tempo prima, negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle ed è sceso in pianura verso una città estranea, dentro una stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall’amianto. Fuori dai cancelli della fabbrica si lotta per i turni, per il salario, per ritmi più umani, ma nessuno è ancora veramente consapevole di come il corpo dell’operaio sia esposto alla malattia e alla morte. Lì il padre-pittore ha cominciato a morire. Il figlio ha ereditato un panico che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di quell’esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che bruciano, l’immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di chi ha chiamato “lavoro” quell’inferno. Ci vuole l’incontro con Cesare, operaio e sindacalista, per uscire dalla paura e cominciare a ripercorrere la storia del padre-pittore e di tutti i lavoratori morti di tumore ai polmoni. È allora che il ricordo diventa implacabile e cerca colori, amore, un nuovo destino.Dai primi romanzi di Paolo Volponi nessuno è riuscito a “entrare” in fabbrica con la potenza, il nitore, la stupefazione di Stefano Valenti, e quello che sembra un mondo perduto torna come il rimosso infinito della sopraffazione.

La cinquina finale è così composta:
Michele Mari con "Roderick Duddle", edito da Einaudi



Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, locanda con annesso bordello. Quando la madre muore il signor Jones, il proprietario, pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick c'è un'immensa fortuna, poiché è l'unico erede della nobile famiglia Pemberton. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, prostitute, suore non proprio convenzionali, ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E cosi Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste.

Mauro Corona con "La voce degli uomini freddi", edito da Mondadori



Un paese lontano, sperduto tra le montagne, fatto di anime solitarie appese alle rocce, dove nevica in ogni stagione dell'anno, dove la gente ha la faccia bianca di chi sta sempre al chiuso, e il carattere silenzioso e gelido delle nevicate. Lassù vivono donne e uomini soffiati nella neve, statue di ghiaccio che nessun fuoco potrà mai sciogliere. Si allenano a resistere alla vita sfidando le avversità, il freddo, le difficoltà di coltivare la terra, il pericolo delle valanghe. Ogni sera si riuniscono accanto alle stufe e i vecchi, a voce bassa, cantano ai giovani i fatti che hanno accompagnato le loro giornate. Una storia che non deve essere dimenticata. La storia di un paese dove nevica anche d'estate e gli uomini hanno la pelle fredda...

Giorgio Fontana con "Morte di un uomo felice", edito da Sellerio


Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano. Il dubbio e l’inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie.
Dall’inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo in un’azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non poté mai perdonare per la sua ribellione all’ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell’unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla.
L’inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all’uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l’origine delle ferite che stanno attraversando il Paese. Si risveglia così il bisogno di immergersi nella condizione degli altri, dall’assassino che gli sta davanti al vecchio ferroviere incontrato al bar, per riconciliare la giustizia che amministra con l’esercizio della compassione. Una corsa e un’immersione pervase da un sentimento dominante di morte. Un lento disvelarsi che segue parallelo il ricordo della vicenda del padre che, come Giacomo Colnaghi, fu dominato dal desiderio di trovare un senso, una verità. Anche a costo della vita.

Fausta Garavini con "Le vite di Monsù Desiderio", edito da Bompiani


François nasce a Metz nel 1593, in una famiglia popolana. Suo padre muore quando lui è ancora in fasce e sua madre è costretta ad allontanarlo, appena cresce, nella speranza che trovi un mestiere. Lo manda così a Roma, sperando che impari a fare il pittore. Il ragazzo, arrivato a Roma, va a bottega e partecipa alla tumultuosa vita della città: la corruzione lo sfiora più volte, le passioni lo travolgono, frequenta gli ambienti artistici ma anche i bassifondi, scopre il sesso, ma poco a poco inizia a imporsi alla sua sensibilità - come un basso continuo - il senso della caducità, della transitorietà di ogni cosa. Le rovine diventano il suo tema iconografico preferito. Nel 1610, spinto dal desiderio di indipendenza e dalle parole della sua amante-prostituta, si trasferisce a Napoli, dove finalmente i suoi quadri vengono notati e apprezzati. Lì pare anche trovare l'amore: Isabella - che finalmente riesce a dargli un senso di pienezza e di quiete. Ma la pace non dura a lungo, perché il suo destino di nuovo segue il filo dell'imprevisto. L'Italia sembra non destinarlo alla felicità e François decide di lasciare il Paese, scomparendo per sempre nel mistero.

Giorgio Falco con "La gemella H" edito da Einaudi


La storia di tre generazioni della famiglia Hinner, che dalla Germania di Hitler arriva all'Italia dei giorni nostri. A parlare è Hilde, testimone della sua stessa esistenza, ribelle inerte nel mondo progettato dal padre, dai padri. La sua voce, ora laconica ora straripante, narra ottant'anni di vicende private intimamente intrecciate al Novecento, "all'alba dei grandi magazzini", al turismo di massa, all'ossessione del corpo. Fino a innescare un cortocircuito che fa esplodere il nostro presente, denudandolo come mai prima era stato fatto. Se "I Buddenbrock" ripercorreva la decadenza di una famiglia tedesca dell'Ottocento, "La gemella H" non può che registrare il giornaliero "assecondare il flusso di eventi travestiti da soldi" di una famiglia ossessionata dai beni e compromessa con il Male. Decisa a dimenticare, pur di salvarsi.

Quale libro tra questi avete già letto? 



Ugo Riccarelli con il romanzo "L’amore graffia il mondo" edito da Mondadori è il vincitore della 51^ edizione del Premio Campiello


È come se portasse il destino nel nome, Signorina: suo padre, capostazione in un piccolo paese di provincia, l'ha chiamata così ispirandosi al soprannome di una locomotiva di straordinaria eleganza. E creare eleganza, grazia, bellezza è il suo talento. Un giorno dal treno sbuca un omino con gli occhi a mandorla e, con pochi semplici gesti, crea un vestitino di carta per la sua bambola. L'omino scompare, ma le lascia un dono, un dono che lei scoprirà di possedere solo quando una sarta assisterà a una delle sue creazioni. Potrebbe essere l'atto di nascita di una grande stilista, ma ci sono il fascismo, la povertà e gli scontri in famiglia, le responsabilità, i divieti e poi la guerra... e Signorina poco a poco rinuncia a parti di se stessa, a desideri e aspirazioni, soffocando anche la propria femminilità, con una generosità istintiva e assoluta. E quando infine anche lei, quasi all'improvviso, si scopre donna e conosce l'amore, il sogno dura comunque troppo poco, sopraffatto da nuovi doveri e nuove fatiche, e dalla prova più difficile: un figlio nato troppo presto e nato malato, costretto a "succhiare aria" intorno a sé come un ciclista in salita. Nonostante i binari della ferrovia siano ormai lontani e la giovinezza lasci il posto a una maturità venata di nostalgia, ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e la sua determinazione al bene e lotta per far nascere suo figlio una seconda volta, forte e capace di respirare da solo.

[Dozzina finalista Premio Strega, QUI]
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