Destini di sangue. Un’indagine dell’ispettore Sangermano
di Marco Di Tillo, Arkadia Editore.
Autore televisivo e radiofonico, scrittore e autore di testi per fumetti, Marco Di Tillo ha pubblicato per Arkadia Editore un poliziesco robusto, tratteggiando un personaggio dalla forte sensibilità, l’ispettore Sangermano, laico consacrato impegnato nella caccia ai serial killer che nel privato si occupa del recupero dei giovani ex tossicodipendenti.
Il romanzo è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino da Piero Chiambretti, legato all'autore dal comune esordio nel 1983 con il programma Forte Fortissimo in onda su Rai Uno.
(...) Di Tillo la Città Eterna la conosce come le sue tasche (ci vive con la sua famiglia e ci lavora da sempre) e quando deve descrivere una zona, un quartiere, accompagna il lettore tenendolo per mano, assieme al suo ispettore. La struttura stessa del suo romanzo trasuda romanità, come i blocchi del Colosseo luccicano di brina la mattina presto. Nei «Destini di sangue» di Di Tillo c’è una Roma asfissiante e segreta dove domina, quasi senza farsi notare, una malavita pesante ed inamovibile e dove, più che in tutte le altre metropoli del mondo, ci si può trovare faccia a faccia col mistero. Roma si conferma scenografia e protagonista perfetta, il noir «romanesco» è alternativo a quello francese e a quello americano. Un modo di fare giallo nobile, diverso e autonomo.
(Antonio Angeli, Il Tempo.it, 13 maggio 2013)
Sinossi
Una Roma gelida e piovosa. Il Natale è alle porte. Ma per Marcello Sangermano, ispettore dell’Unità Opera¬tiva per i Crimini Seriali, uomo religioso e di profonda umanità che si occupa anche, nella vita privata, del reinserimento di giovani ex tossicodipendenti, non può esserci fine anno peggiore. Da qual¬che mese, infatti, si aggira per Roma un assassino sadico e spietato. I suoi obietti¬vi sono innocui anziani trucidati senza al¬cuna pietà e senza un apparente motivo. Nonostante le indagini frenetiche, la pressione dell’o¬pinione pubblica spaventata e delle auto¬rità che chiedono con decisione una solu¬zione al problema, la ricerca del colpevo¬le è a un punto morto. Sangermano, pur aiutato dai colleghi dell’Unità, fra i quali primeggiano il capo del reparto scientifi¬co Sandro Gizzi, la bionda viceispettrice Silvia Fedele e il palestrato Gigi Placidi, si trova di fronte alla prospetti¬va di un clamoroso fallimento, dopo anni di onorata carriera. Tanti indiziati, tra cui l’obeso farmacista disegnatore di fumetti Nanni Ciocci, figlio di uno dei vecchi assassinati, ma niente ancora di concreto. A soccorrerlo arriva però un indizio fortuito, che lo porta sulla giusta pista che ha a che vedere con il passato e con ambienti degradati della periferia cittadina.
Lo stile del libro segue una ricerca continua dei pensieri, delle motivazioni e della complessa vita privata dei personaggi principali, lungo la rotta intrapresa dai grandi noir italiani e francesi del passato e anche da un certo tipo di filone scandinavo contemporaneo. La storia è ambientata a Roma, città in cui, negli ultimi anni, la violenza e l’attività delle varie associazioni criminali, sono in preoccupante aumento.
Lo stile del libro segue una ricerca continua dei pensieri, delle motivazioni e della complessa vita privata dei personaggi principali, lungo la rotta intrapresa dai grandi noir italiani e francesi del passato e anche da un certo tipo di filone scandinavo contemporaneo. La storia è ambientata a Roma, città in cui, negli ultimi anni, la violenza e l’attività delle varie associazioni criminali, sono in preoccupante aumento.
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