"NAVIGA LE TUE STELLE" di Jesmyn Ward autrice della più famosa Trilogia di Bois Sauvage, è stata la lettura migliore che potessi fare in questo periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno.
Si tratta del discorso che la scrittrice ha tenuto per l'inaugurazione dell'anno accademico alla Tulane University di New Orleans, un discorso commovente sul valore del duro lavoro e sull'importanza del rispetto per se stessi e gli altri, partendo dalla sua esperienza tutta in salita di donna afroamericana cresciuta nella realtà difficile degli Stati Uniti del sud.
Nonostante il pubblico a cui queste pagine sono dedicate sia un pubblico giovane, in realtà l'autrice sottolinea che "A volte hai vent'anni quando scopri una porta aperta. A volte ne hai trenta. A volte ne hai quaranta o cinquanta o sessanta. Ci ripensavo quando era tentata di arrendermi, quando volevo riempire una busta di plastica con tutti i miei appunti e storie e metterle da parte, quando volevo gettarla nel bidone della spazzatura."
Sono parole che mi hanno donato una scintilla potentissima di speranza e di fiducia, nonostante sia un piccolo libro, peraltro bellissimo con delle illustrazioni di Gina Triplett sulle quali mi sono soffermata, ha la capacità di scuotere l'animo ed emozionare, dandoti la spinta a metterti all'opera, è davvero una bussola nel mare tempestoso della vita.
Parole che ispirano, che illuminano il sentiero, che portano a fare riflessioni sui legami familiari, sulle scelte, su come avversità e ambiente possono influire sulle scelte e sulle ambizioni personali, sull'istruzione da intendere più come valore da coltivare per l'intera vita, che come compito, obiettivo, da realizzare e raggiungere, fine a se stesso.
La voce inimitabile di Jesmyn Ward traspare mentre condivide la sua esperienza di donna in una realtà segnata dal razzismo e dall'esclusione sociale. Vincitrice del premio National Book Award, prima donna a vincerlo due volte dopo scrittori come Cheever, Faulkner, Roth.
Meravigliosa lettura.